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Vuelta tappa 20: Ad Horner la Vuelta; Nibali ci prova ma non puo' nulla contro lo strapotere dell' incredibile quarantaduenne

15.09.2013 09:26

Doveva essere la tappa verita' della Vuelta e lo e' stata. Sulle spaventose pendenze dell' Angliru e' andato in scena uno spettacolo che non si vedeva da anni nel ciclismo. Un grande Nibali, coraggiosissimo, le ha tentate tutte per vincere la sua seconda Vuelta consecutiva, scattando quando ancora mancavano piu' di 6 chilometri alla fine e riuscendo a staccare tutti gli avversari tranne purtroppo Chris Horner. Gli scatti del Siciliano sono stati numerosissimi, e sempre l' Americano ha risposto da campione. Poi a meno di due chilometri dalla fine un Nibali ormai esausto cedeva il passo ad un Horner che sembrava non patire le pendenze. Alla fine Vincenzo doveva cedere un' altra trentina di secondi consegnando la Vuelta nelle mani dell' Americano. Un grazie comunque al Siciliano per le emozioni che ci ha fatto vivvere e per il coraggio dimostrato, purtroppo non e' bastato contro un Horner oggi piu' forte, anche perche' il terribile Angliru non era certo la salita adatta alle caratteristiche di Nibali. Molti hanno espresso dubbi su un corridore che arriva a 42 anni a vincere la sua prima corsa a tappe, dopo che negli ultimi anni, per vari infortuni aveva frequentato piu' gli ospedali che le corse. Sembra davvero uscito dal nulla Horner, ma nonostante cio non ci sentiamo di essere tra coloro che fomentano i dubbi. In assenza di prove dobbiamo solo applaudire il vincitore della Vuelta e dirgli bravo. Per la cronaca la tappa e' stata vinta da un' altro giovane Francese Elissonde, andato in fuga dopo appena 10 km di corsa insieme ad altri 31 corridori ed arrivato al traguardo in solitaria. Una buona vuelta per la Francia che puo' guardare al futuro con rinnovato ottimismo vista l' esplosione di Barguil e appunto Elissonde. Come detto la prima parte della corsa e' tutta nella fuga di 32 corridori tra cui ci sono anche Nocentini, Cataldo, Santoromita, Tiralongo e Ulissi. La fuga raggiunge un vantaggio massimo di 6 minuti e 20 secondi. A 25 km dal traguardo c' e' lo scatto di Tiralongo sul GPM di prima categoria che precede l' Angliru e dopo pochi minuti e' Elissonde che esce dal gruppo dei fuggitivi e va a riprendere l' Italiano. I due scollinano insieme con un vantaggio di una trentina di secondi sugli ex compagni di fuga. Nella prima parte dell' Angliru, con pendenze non ancora proibitive, il gruppo maglia rossa si assottiglia sempre piu' ma non vi sono scatti decisivi, mentre Elissonde e Tiralongo salgono con un buon passo. A 6 km e trecento metri dalla vetta dell' Angliru c' e' il primo scatto importante di Nibali, che acquisisce un vantaggio di 9 secondi sul terzetto composto da Horner, Valverde e Rodriguez. Davanti Tiralongo lascia andare Elissonde per aspettare il suo capitano Nibali. A 5 km dalla conclusione Nibali e' raggiunto da Horner e Rodriguez mentre Valverde cede qualche metro. Anche Fuglsang, uno dei 32 fuggitivi iniziali si ferma per aspettare Nibali cosi' si crea un sestetto con tre Astana Nibali, Tiralongo e Fuglsang, e con Horner, Rodriguez e Valverde che nel frattempo e' riuscito a ricucire lo strappo. Nel punto piu' duro della salita il duello tra Nibali e Horner diventa emozionante con continui scatti del Siciliano alla quale Horner risponde sempre. Il forcing di Nibali produce danni negli avversari ad eccezione di Horner, cosicche' rimangono solo loro due mentre cedono Rodriguez e Valverde. Purtroppo a 1,5 km dalla conclusione Nibali paga i continui scatti e Horner lo lascia sul posto. La Vuelta si decide qui. Elissonde vince la tappa e Horner e' secondo, mentre un Nibali ormai sfiduciato viene raggiunto anche da Valverde. Forse col segno di poi l' errore di Nibali e' stato quello di voler staccare a tutti i costi Horner scattando a piu' riprese. Sarebbe stato meglio , dopo il primo scatto non andato a buon fine, stare piu' tranquillo e cercare di prendere un minimo vantaggio solo negli ultimi centinaio di metri; in fonso solo tre secondi separava i due protagonisti all' inizio di questa tappa. Ma non se ne puo' fare una colpa a Vincenzo che ha dimostrato davvero un coraggio da leone. Domani l' ultima passerella verso Madrid di una Vuelta che ci ricorderemo negli anni a venire per le grandi emozioni che hanno saputo regalarci i protagonisti. 

  

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