MOTOGP: Dopo Austin e Laguna Seca, Marc Marquez vince anche a Indianapolis, completa il filotto di trionfi nelle gare statunitensi, e prende il largo nel mondiale. Sul traguardo del famosissimo circuito il 20enne della Honda Hrc precede il compagno Pedrosa e un'indomito Lorenzo, che ha fornito l'ennesima prova di grande spessore, salvo poi piegarsi alla distanza alla superiorità delle Honda e cedere la piazza d'onore a due tornate dal termine. A due facce la gara di Rossi che dopo il 9° posto in griglia - la sua peggiore qualifica dell'anno - ha risalito la corrente gradualmente, salvo affondare i colpi nel finale, inserendosi nella bellissima battaglia per il 4° posto con Crutchlow e Bautista, conquistato con la maestria dei giorni migliori e due sorpassi degni del suo talento. Il distacco da Marquez, 19", - e anche i 14" da Lorenzo - è però pesante, per non dire inquietante. 9° e 10° posto per le Ducati di Hayden e Dovizioso, che arrivano carena-contro-carena all'ultima curva saltano insieme sul cordolo e vengono beffati da Smith, 8°.Una vittoria perentoria quella di Marquez, che ha dominato il week end a mani basse: in testa dalla prima sessione di libere fino al warm up, passando per una pole da record in qualifica, con cui ha sgretolato il precedente limite di quasi 1", fino a un successo pesantissimo. Al via, lo scatto migliore è di Lorenzo, che va al comando su Pedrosa, Marquez e Smith, con Rossi 9°, appena dietro alla Ducati di Hayden. La strategia di Jorge è chiara, dettare l'andatura come piace a lui, battendo a ripetizione tempi costanti e cercando così di sfiancare la resistenza degli avversari.Dietro le due Honda Hrc in lotta ravvicinata, ma in lenta e inesorabile rimonta su Lorenzo. Quando Marquez passa all'esterno Pedrosa, in un cambio di direzione, anche il destino di Lorenzo è segnato. Il sorpasso arriva all'esterno, dopo la staccata della prima curva, con Marquez che passa con decisione nella controcurva. Il 20enne della Honda però non prende subito il largo, lo fa progressivamente, senza strappi, smontando però inesorabilmente le velleità dei suoi diretti inseguitori. Lorenzo a due giri dal termine cede anche a Pedrosa, accusando un evidente calo e scivolando così a -35 da Marquez in classifica. Alle spalle del terzetto del podio, la battaglia per il 4° posto, inizialmente riservata a Bautista e Crutchlow, si allarga negli ultimi giri anche all'arrembante Rossi ed è splendida. Valentino nel finale di gara si mette ad aggredire la pista come sa fare, ritrova la confidenza giusta e agguanta gli avversari: a due giri dalla fine passa Bautista, e a due curve dalla bandiera a scacchi passa di forza Crutchlow: buon 4° posto per Vale.

LE ALTRE CLASSI: In Moto3 si impone lo spagnolo della Ktm, Rins, partito dalla pole, che vince e riduce il distacco nel mondiale dal leader Salom, passando da -30 a -16. Sul podio altri due spagnoli: Marquez, 2°, e Vinales, 3°. Poi Folger e Salomche ha limitato i danni dopo la caduta del sabato  Discreta rimonta di Fenati, 9° dal 15° posto in griglia. Dopo un ritardo della partenza per un malfunzionamento del semaforo, al via scatta bene Rins che però va largo dopo poche curve e cede lo scettro a Sissis. La leadership dell'australiano dura poco, come la gara di Miller, caduto per un high side - portato via in barella - e di Baldassarri, subito fuori: il trio Rins-Vinales-Marquez si dà battaglia alternandosi nelle prime posizioni e fa il vuoto. La lotta per il successo è affare loro, con Folger e Sissis più lontani. A 10 giri dal termine Vinales si pianta per una sbandata e perde terreno dalla coppia Rins-Marquez che si gioca il successo. Rins regge e conquista con merito il suo terzo successo stagionale, tenendo a bada, nell'ordine, Marquez, Vinales - bravo a riagganciarsi al duo di testa -, Folger e Salom, che ha limitato i danni dopo la caduta del sabato. Buon 9° Romano Fenati, che in gara rimedia sempre a sessioni di qualifiche non eccellenti. Nel mondiale, Salom guida con 183 punti, poi Vinales a 174 e Rins a 167. In Moto2 vince in rimonta Rabat, che spegne a 3 giri dal termine la cavalcata di Nakagami, raggiunto proprio nel finale. Buon 6° posto per Corsi, che dopo una partenza difficile riesce a rimontare ottenendo un buon risultato che conferma i suio progressi. Nel mondiale, Redding è sempre leader, con 26 punti di vantaggio su Espargaro e 46 su Rabat.